La violenza psicologica rappresenta una delle forme di abuso più gravi e dannose che si possano perpetrare nei confronti di altri essere umani.
Questo tipo di maltrattamento può lasciare delle ferite profonde e durature in chi lo subisce, proprio come la violenza fisica.
In questo articolo, ti mostreremo come riconoscere e affrontare le “relazioni tossiche”, così da ritrovare la tua serenità.
Violenza psicologica: segni rivelatori da conoscere e affrontare
La violenza psicologica è più subdola e nascosta di quella fisica. Per questo motivo, la vittima spesso non riesce a identificare le dinamiche di abuso e a reagire in tempo.
Tipicamente, una delle parti coinvolte continua a sminuire l’altra e a sottolineare la sua presunta inferiorità, creando un ambiente tossico in cui la vittima è costantemente denigrata, umiliata e privata della propria dignità.
Vediamo insieme i campanelli d’allarme da non sottovalutare.
Ricerca dell’approvazione altrui
In una dinamica simile, la vittima di violenza psicologica sviluppa dipendenza dal giudizio altrui e si preoccupa di apparire perfetta. Convinta che ci sia davvero qualcosa di sbagliato in lei, si circonda di persone che la criticano e non la apprezzano.
Isolamento
Credendo di non poter essere capita o che la violenza subita non sia rilevante per gli altri, la vittima si isola e vive in uno stato di distacco emotivo, cercando di evitare sia le emozioni negative che quelle positive.
Sentimento di ostilità
Con il passare del tempo, se la vittima di violenza non riesce a liberarsi dalla relazione oppressiva, potrebbe sviluppare rabbia non solo verso il suo aguzzino, ma anche verso gli altri. Questo modo di reagire può causare stress e disturbi fisici come mal di testa, insonnia e aritmia cardiaca.
Diffidenza verso gli altri
Chi subisce maltrattamenti psicologici perde fiducia negli altri e si sente costantemente in pericolo. Di conseguenza, diventa ipervigile per essere pronto a reagire all’eventuale aggressione, ma questo costante stato di tensione non fa altro che peggiorare il suo malessere emotivo.
Ansia
Nelle vittime di violenza psicologica, l’ansia è uno dei sintomi prevalenti. In assenza di un intervento tempestivo, questa tende a cronicizzarsi e può portare a disturbi più gravi, come attacchi di panico, fobie e depressione.
I molteplici volti della violenza psicologica
La violenza psicologica può assumere diverse forme a seconda delle persone coinvolte e dei contesti in cui viene esercitata.
Le donne sono spesso vittime di manipolazione psicologica da parte dei loro partner, che possono diventare anche violenti fisicamente. Ma anche gli uomini non sono immuni a questo problema in quanto possono essere vittime di continui rimproveri, pretese o frasi ambigue da parte delle loro compagne.
I genitori possono utilizzare meccanismi simili per manipolare e influenzare i propri figli con il loro giudizio e le loro aspettative, privandoli della loro identità e della loro autonomia.
L’abuso psicologico può avvenire in diversi contesti, non solo in quello di coppia o familiare. Può verificarsi, per esempio, in ambiente lavorativo o nelle cerchie di amicizie.
Riprenditi la tua vita: consigli pratici per un nuovo inizio
Se ti riconosci in una delle situazioni di cui abbiamo parlato sopra o avverti un senso di malessere all’interno di una relazione, potresti trarre beneficio dai seguenti consigli:
- Per liberarti dal perfezionismo, evita di chiedere sempre il parere degli altri. Allenati a ignorare la vocina interiore che vuole piacere a tutti. Con l’esercizio, diventerai sempre più sicuro di te.
- Per uscire dall’isolamento, riscopri un hobby che ti appassiona e iscriviti a un corso per incontrare nuove persone con interessi simili. Così ritroverai le emozioni positive e la connessione con gli altri.
- Per controllare la rabbia, non giudicarti per averla provata. Il perdono è essenziale: concentrati sulle cose positive e impara a volerti bene.
- Per riacquistare fiducia negli altri, seleziona alcune persone di fiducia a cui confidare il tuo malessere. Ti sentirai meno solo e avrai il loro sostegno.
- Contro l’ansia, l’attività fisica può essere un valido alleato. L’esercizio regolare rilassa, stimola la produzione di endorfine e, attraverso il raggiungimento di piccoli obiettivi, aumenta l’autostima.
Un ultimo consiglio: non esitare a cercare il sostegno di un professionista affidabile. Chiedere aiuto non è una debolezza, ma un atto di coraggio e di rispetto verso sé stessi.
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