Con l’avanzare dell’età, sono tante le persone che vanno incontro all’osteoporosi, uno dei disturbi ossei più frequenti soprattutto negli anziani. La malattia insorge spesso senza manifestare sintomi, il che la rende difficile da diagnosticare. Per questo motivo il disturbo viene scoperto spesso in fase avanzata, dopo aver causato danni anche rilevanti al sistema scheletrico. È pertanto di estrema importanza avere un corretto stile di vita al fine di attuare una corretta prevenzione.
Osteoporosi: cos’è?
Si definisce osteoporosi una patologia del sistema scheletrico che causa perdita di massa ossea e conseguente indebolimento della stessa. Insorge generalmente nei pazienti che hanno superato i 60 anni di età e interessa principalmente le donne. La prevenzione è davvero molto importante in quanto la malattia in fase avanzata può assumere carattere invalidante: non solo il paziente sarà soggetto a un alto rischio di fratture (soprattutto a livello del femore), ma potrebbe subire anche collasso o abbassamento di una o più vertebre, il che causa abbassamento di statura e frequenti mal di schiena.
Secondo recenti statistiche, in Italia ogni anno sono circa 5.000.000 le persone colpite dalla patologia, di cui circa l’80% è rappresentato da donne in periodo post-menopausa.
La malattia, come molti medici affermano, è completamente asintomatica nelle sue fasi iniziali. I primi sospetti insorgono nel momento in cui si registrano giornalieri dolori ossei, i quali si manifestano soprattutto dopo essere stati in piedi per lungo tempo.
Cause dell’osteoporosi
Tra le cause principali dell’osteoporosi, come si può intuire, figura l’età avanzata. Esiste, inoltre, un motivo specifico per il quale vengono colpite principalmente le donne: la patologia ha una diretta correlazione con il repentino calo di estrogeni prodotti dagli organi sessuali femminili, il cui scopo è anche quello di regolare il metabolismo osseo. Per quanto riguarda gli uomini, l’apparato scheletrico è in genere più robusto, per cui in caso di insorgenza della malattia, questa tende a manifestarsi più tardi. Non solo, ma gli uomini non subiscono la menopausa, per cui la caduta degli ormoni avviene in maniera molto più lenta.
Oltre all’età, vi sono altri fattori che possono determinare un tale indebolimento osseo, come familiarità, eccessiva magrezza, vita sedentaria e abuso di alcol e fumo.
In alcuni casi, può manifestarsi in concomitanza con altre patologie o assunzione di particolari farmaci che ne costituiscono fattori di rischio. Si raccomanda quindi un’attenzione particolare per chi soffre di celiachia, morbo di Choen, ipertiroidismo e sindromi immuno-reumatiche.
Osteoporosi: prevenzione e cura
Come per tutte le malattie, la miglior cura è rappresentata sicuramente dalla prevenzione: si raccomanda di assumere una corretta alimentazione e di svolgere regolare attività fisica. Fondamentale è l’assunzione di formaggi e altri alimenti ricchi di calcio. Importante per una corretta mineralizzazione delle ossa è anche la Vitamina D, la quale però non si trova negli alimenti: bisogna pertanto ricorrere agli integratori o all’esposizione solare.
Ma cosa fare se l’osteoporosi è già insorta e causa sintomi invalidanti? Il medico saprà consigliare il rimedio più adatto alle specifiche condizioni del paziente. Sono diverse le cure farmacologiche utilizzate oggi in medicina. Nei casi più lievi sono sufficienti supplementi di calcio e Vitamina D.
Il tutto può essere accompagnato da un mirato percorso di fisioterapia. I pazienti, seguiti da un professionista, svolgono attività rivolte principalmente al distretto colpito, con finalità terapeutiche specifiche.
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