Al giorno d’oggi si sente spesso parlare di training autogeno, ma non tutti sanno cosa sia esattamente. Si tratta essenzialmente di un metodo nato in Occidente che si basa sul rilassamento e l’immaginazione.
Vediamo di cosa si tratta!
Training autogeno: cos’è
La tecnica del training autogeno è un valido aiuto per chi vuole essere padrone dei propri stati emotivi, delle proprie sensazioni e dei propri stati mentali.
In particolare, l’espressione “training autogeno” indica un allenamento autonomo che può modificare e migliorare sensibilmente la sfera psichica. Alcuni studi, infatti, dimostrano che l’immaginazione e le idee mentali che l’uomo crea possano avere una certa influenza sullo stato emotivo. Ad esempio, alcune idee mentali possono contribuire ad aumentare il senso di rilassamento, mentre altre possono provocare dispiacere perché particolarmente dolorose.
I vantaggi di fare training autogeno
La tecnica del training autogeno porta ad effetti positivi nella vita di tutti i giorni: ne traggono giovamento tutte le attività quotidiane sia a livello professionale sia scolastico e artistico.
Il training autogeno, infatti, aiuta a concentrarsi di più e a migliorare la memoria, caratteristiche sicuramente fondamentali in qualsiasi attività. Anche la mente subisce delle modifiche importanti: sviluppando la tecnica del training autogeno, si possono abbandonare stati mentali radicati, si impara a pensare in modo diverso, mettendo da parte le cattive abitudini e sviluppando l’attenzione.
Tale tecnica è fondamentale al giorno d’oggi: ormai infatti si vive in un’era in cui tutto va veloce, tutti corrono freneticamente alla ricerca di qualcosa e lo spazio per rilassarsi è sempre più ristretto. Il training autogeno, invece, insegna a fermarsi, a prendere piena consapevolezza di sé stessi.
Questo esercizio può essere effettuato per diversi scopi, come la riduzione dell’insonnia, dell’ansia, l’allontanamento di alcuni tipi di dolore, l’eliminazione dei vizi dell’alcol o del fumo.
Quali sono gli esercizi principali del training autogeno
Generalmente il training autogeno è caratterizzato da due esercizi di base e quattro esercizi complementari per un totale di sei.
Gli esercizi di base aiutano a ottenere un rilassamento muscolare e ad aumentare il flusso sanguigno.
I quattro esercizi complementari invece sono “respiro”, “cuore”, “plesso solare” e “fronte fresca”. Il primo favorisce le funzioni respiratorie, il secondo aiuta le funzioni cardiovascolari, il terzo favorisce l’afflusso del sangue verso gli organi interni, mentre l’ultimo consente una piccola vasocostrizione nell’apparato encefalico.
Naturalmente è opportuno tenere in considerazione che a questi sei esercizi se ne possono aggiungere altri, a seconda delle proprie esigenze. Essi prendono il nome di esercizi supplementari e comprendono parti del corpo come il viso, gli occhi e la spalla-nuca. Bisogna infine ricordare che gli esercizi vanno eseguiti con una sequenza ben precisa dal momento che l’uno è la conseguenza dell’altro.
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