I problemi alla vista nei bambini sono in aumento, tanto da interessare dal 4 al 6% di loro.
Questo incremento nelle percentuali è dovuto a tanti fattori diversi, in parte anche al maggiore uso di televisione, computer e dispositivi mobile fin dalla tenera età. Proprio per questo motivo i genitori devono prestare più attenzione per preservare la salute visiva dei propri figli.
Una diagnosi tempestiva è fondamentale per poter affrontare i disturbi visivi (soprattutto la miopia) in maniera rapida, così da evitare che possano compromettere il corretto sviluppo degli occhi.
Miopia nei bambini: quali sono i campanelli di allarme
Esistono alcuni indizi che corrispondono ad altrettanti campanelli di allarme nel caso della miopia nei bambini. Si tratta di elementi a cui prestare attenzione e, nel caso si verifichino da soli oppure in concomitanza, è necessario rivolgersi immediatamente a uno specialista per una visita oculistica.
- Occhi troppo piccoli o troppo grandi;
- Ipersensibilità alla luce;
- Tendenza a tenere una palpebra più abbassata rispetto all’altra;
- Tendenza a strofinarsi spesso gli occhi;
- Occhi arrossati;
- Nistagmo, cioè la tendenza a fare con gli occhi movimenti incontrollati e involontari;
- Irregolarità dell’iride nella forma o nel colore;
- Tendenza a mantenere la testa vicino al piano di lettura oppure reclinata da un lato mentre legge o studia. È un indizio del fatto che il bambino mette in pratica strategie di accomodamento perché non riesce a vedere perfettamente;
- Frequenti cefalee e mal di testa. Una visione non perfetta può portare questi disturbi perché il bambino deve sforzare la vista;
- Tendenza a strizzare le palpebre per vedere meglio da lontano;
- Casi in famiglia di difetti visivi: se uno o entrambi i genitori presentano problemi della vista, aumenta la probabilità che questi interessino anche i figli.
Come affrontare il problema
Più tempestiva è la diagnosi e più in fretta si mette in atto una strategia correttiva e maggiori sono le probabilità di poter affrontare e risolvere completamente il problema.
A 3 anni il recupero completo è ancora possibile, mentre ciò diventa molto più difficile se il bambino ha tra i 6 e i 10 anni.
Tuttavia bisogna sempre considerare la gravità del caso. Si consiglia di sottoporre a maggiori controlli i bambini i cui genitori o fratelli soffrono dello stesso problema: si tratta di un accorgimento che favorisce una diagnosi tempestiva.
Un aspetto da sottolineare è che non ci si deve lasciare scoraggiare dalle possibili iniziali resistenze del bambino. Anche se questo fatto può essere problematico, si ricorda che il tempo per poter risolvere il disturbo visivo è molto limitato, quindi si deve agire in tempo. Proprio per questo motivo è necessario coinvolgere e responsabilizzare l’intera famiglia e tutte le figure di riferimento che interagiscono abitualmente con il bimbo.
Gli occhiali
Non si deve aspettare che il bambino compia 6 anni perché possa indossare gli occhiali. È una falsa credenza che molto spesso porta a non agire in maniera tempestiva, portando a un aggravamento della miopia. In realtà, bisogna che il bambino li porti non appena si diagnostica il deficit della vista. Non per nulla in alcuni casi fin dai primissimi mesi di vita vengono prescritti lenti correttive e occhiali. Questi modelli devono avere una montatura adeguata al viso dei bambini perché non siano fastidiosi, resistenti, leggeri e robusti, oltre che dotati di lenti antigraffio e infrangibili.
Visita oculistica in Provincia di Lecce
Un bambino piccolo difficilmente è consapevole di un suo eventuale deficit visivo e l’unico modo per accertarsi dello stato di salute degli occhi e della vista dei propri figli è ricorrere a un controllo dall’oculista.
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