Il cancro alla prostata è uno dei tumori più comuni tra la popolazione maschile: secondo recenti statistiche almeno 1 uomo su 9 soprattutto nella fascia d’età che va dai 50 ai 70 anni è a rischio. Non esiste una forma di prevenzione certa ed efficace nei confronti di questa patologia. L’esperienza medica, però, ha evidenziato come l’adozione di una serie di comportamenti e abitudini possano aiutare a ridurre il rischio di sviluppare questo tumore.
Dieta sana come prima forma di prevenzione
Una dieta a basso contenuto di grassi e ricca di frutta e verdura è uno dei fattori chiave nella prevenzione del tumore alla prostata. Secondo una recente ricerca pubblicata sul British Medical Journal, il licopene, contenuto soprattutto nei pomodori, e alti livelli di macronutrienti come la vitamina D, il selenio, il beta-carotene e la vitamina E, potrebbero aiutare a ridurre il rischio di cancro alla prostata. La stessa ricerca individua negli isoflavoni della soia uno dei fattori chiave in grado di spiegare la minore incisività di questa patologia tra la popolazione maschile asiatica.
Alla luce di questi dati, è consigliabile integrare la quantità di frutta e verdura introdotta ogni giorno, privilegiando piccoli spuntini a base di questi alimenti. Allo stesso modo, è necessario ridurre la quantità di grassi giornalieri, privilegiando ad esempio tagli magri di carne e pesce e latte parzialmente scremato.
Un indice di massa corporea superiore a 30 esporrebbe, secondo gli specialisti, al rischio di sviluppare il cancro alla prostata. Non è ancora chiaro il meccanismo alla base di questa correlazione. Gli esperti affermano che potrebbe essere spiegato dal fatto che il tessuto adiposo in eccesso potrebbe agire direttamente sul metabolismo ormonale, incoraggiando in questo modo un’anomala riproduzione cellulare. In generale, mantenere il peso forma è un fattore chiave in grado di ridurre il rischio di molte patologie e per questo motivo è necessario adottare un’alimentazione che sia equilibrata sia dal punto di vista dei nutrienti sia da quello calorico.
Attività fisica per prevenire il tumore alla prostata
Per questo motivo, anche la mancanza di attività fisica può aumentare il rischio di sviluppare il tumore alla prostata. Sotto questa ottica è necessario adottare uno stile di vita sano e attivo.
Questo non vuol dire che bisogna lanciarsi in estenuanti attività agonistiche. È sufficiente, infatti, una camminata quotidiana a passo sostenuto per almeno 30 minuti per godere di importanti benefici sia a livello fisico che mentale. Un consiglio: se non si è abituati a fare esercizio fisico è necessario iniziare in modo dolce e graduale, aggiungendo “movimento” alle normali attività quotidiane. Possiamo, ad esempio, parcheggiare l’auto più lontano e fare un tratto di strada a piedi oppure prendere le scale invece dell’ascensore.
No ad alcol e fumo
Quantità eccessive di alcol e fumo aumentano il rischio di sviluppare vari tipi di tumore, tra cui quello alla prostata. Limitare l’assunzione di queste sostanze, quindi, è una raccomandazione necessaria per diminuire l’incidenza di numerose patologie.
Esposizione alla luce solare
Il cancro alla prostata è più comune nell’Europa settentrionale rispetto alla più soleggiata Europa meridionale. Questo dato fa supporre ai medici specialisti che la luce solare, favorendo la formazione della vitamina D, potrebbe in qualche modo intervenire sui fattori di rischio del cancro alla prostata. Tuttavia, prolungate esposizioni al sole sono la causa principale di tumore della pelle, quindi è importante proteggere la pelle ed esporsi al sole con moderazione.
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In conclusione, uno stile di vita sano può aiutare nella lotta al tumore alla prostata. Lo step più importante, però, è rappresentato da controlli periodici per effettuare tutti gli esami di screening richiesti.
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