Il nichel è un metallo presente in innumerevoli prodotti alimentari e non solo, sebbene in modeste quantità. Se per la maggior parte delle persone il nichel è assolutamente innocuo, per taluni individui rappresenta un vero e proprio allergene, in grado di causare manifestazioni cutanee di diversa entità.
L’allergia al nichel si manifesta, ad esempio, con dermatiti da contatto nel caso in cui questo metallo è presente in fibbie, orecchini e altri accessori, oppure può causare irritazioni del cuoio capelluto se presente in shampoo e lozioni.
Inoltre, le persone allergiche al nichel possono manifestare anche eczema e disturbi gastrici, soprattutto nei casi in cui queste sostanze siano presenti negli alimenti che assumono. A tal proposito, ecco tutti i prodotti alimentari che contengono tracce di nichel.
Gli alimenti con un’elevata concentrazione di nichel
È bene precisare che quando si parla di elevata concentrazione di nichel ci si riferisce sempre all’ordine delle parti per milione. Tra gli alimenti che solitamente contengono più di un milligrammo di nichel per kg di prodotto figurano il cioccolato e il cacao, l’avena, noci, nocciole e frutta secca in generale.
Poiché le tracce residuali di nichel in questi prodotti alimentari non sono affatto trascurabili, le persone affette da allergia a questo metallo dovrebbero evitarne o ridurne drasticamente il consumo, per evitare sintomi spiacevoli all’apparato digerente ed eruzioni cutanee.
Tutti i cibi con concentrazioni intermedie di nichel
I prodotti presenti in questa categoria presentano tracce di nichel che vanno da decimi di milligrammi a 1 milligrammo per kilogrammo di prodotto. Si tratta di alcuni legumi e di diverse verdure (soprattutto a foglia verde) che chi è allergico al nichel deve assumere moderatamente per non andare incontro a manifestazioni sgradite. Tra questi alimenti figurano fagioli, piselli, asparagi, cavolfiori, spinaci e alcune tipologie di lievito in polvere. Anche alcuni frutti, come pere e albicocche, figurano in questa categoria.
Gli alimenti nichel-free
All’interno di quest’ultima categoria, invece, rientrano la maggior parte dei pesci e delle carni rosse. Ovviamente, anche in questo caso possono essere presenti delle eccezioni, rappresentate da platessa e aringhe. Anche yogurt e derivati sono solitamente considerati sicuri sotto questo aspetto, anche se fanno eccezione tutti i prodotti con aggiunta di confetture e frutta in pezzi (come nel caso dello yogurt).
Il caffè rientra tra gli alimenti nichel-free, così come il vino e la birra, i cetrioli, innumerevoli ortaggi e la farina raffinata (0 o 00).
Perché alcuni alimenti presentano nichel più di altri
I cibi con concentrazioni di nichel particolarmente elevate devono questa caratteristica alla composizione del terreno dove essi vengono coltivati. Quando le radici prelevano l’acqua e i nutrienti dal suolo, infatti, possono favorire la migrazione anche di questo metallo, concentrandolo nei propri tessuti.
Al di là della composizione del terreno, però, entrano in gioco anche alcune caratteristiche botaniche della pianta, in quanto non tutte consentono l’ingresso del nichel all’interno dei propri vasi linfatici.
Attenzione alle modalità di conservazione degli alimenti
Come già accennato, il nichel è presente in diversi prodotti non alimentari, soprattutto metallici. A questo proposito, è bene che la persona allergica al nichel presti attenzione alle modalità con cui gli alimenti vengono cotti e conservati. Andrebbero evitate teglie d’acciaio o fogli e recipienti di alluminio, che potrebbero provocare la migrazione di tracce di nichel sulla superficie di alimenti (anche se questi ne erano originariamente privi). Se non è possibile rinunciare all’utilizzo dei recipienti indicati in precedenza, comunque, è possibile risolvere il problema evitando il contatto tra l’alimento e la superficie metallica, ad esempio con un tovagliolo oppure un materiale isolante.
Visita Nutrizionistica in Provincia di Lecce
In caso di disturbi come quelli descritti, risulta fondamentale rivolgersi a un medico nutrizionista, che possa diagnosticare o escludere un’allergia al nichel e stabilire di conseguenza una dieta specifica caso per caso.
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