Molti, in tv o sui giornali o al bar sotto casa, consigliano di assumere la frutta lontano dai pasti. Ma è un’affermazione corretta?
L’ISS (Istituto Superiore di Sanità), recentemente, ha smentito questa convinzione e ha affermato che non esiste un momento sbagliato per mangiare frutta, ma, ovviamente, ci sono dei soggetti che dovrebbero evitarne il consumo in particolari situazioni. Un esempio? Chi soffre di colite ulcerosa, meteorismo o sindrome dell’intestino irritabile.
Ecco, allora, alcune regole da seguire per poter mangiare, correttamente, frutta e verdura.
Qual è la corretta quantità da assumere giornalmente?
I nutrizionisti consigliano l’assunzione di frutta e verdura nella misura di cinque porzioni al giorno. Non si specifica, in generale, in quali precisi momenti della giornata sia possibile farlo. Quindi è bene non farsi prendere dal panico se la frutta viene offerta dopo pranzo, o peggio, dopo cena.
Bisogna tenere conto di diversi fattori quando si parla di tali alimenti. Va detto, prima di tutto, che non tutti questi prodotti della natura hanno uguali caratteristiche; inoltre, non sempre assumerli comporta fastidi a livello intestinale o rallentamenti nel metabolismo. Si tratta di falsi miti che rischiano di influenzare negativamente il regime alimentare di un soggetto.
I (falsi) miti da sfatare
Negli anni sono in molti ad aver consigliato di mangiare frutta lontano dai pasti e le motivazioni a corredo di tali affermazioni sono state smentite dall’ISS. Vediamo quali sono le situazioni in cui la frutta non ha alcun tipo di responsabilità.
Si dice che la frutta comporti un rallentamento nel processo di dimagrimento. Infatti, mangiarla subito dopo i pasti, quando si sta seguendo una dieta ipocalorica o dimagrante, sarebbe un ostacolo alla buona riuscita del trattamento. Tale affermazione è falsa ed è vero il contrario. Gli zuccheri che, come sappiamo, sono presenti nella frutta sarebbero assorbiti in modo più lento quando prima si mangia altro. La frutta, quindi, aiuta a prevenire il picco glicemico e a non avvertire, sin da subito, il senso di fame.
Altri affermano che la frutta dopo i pasti gonfi e rallenti la digestione in modo notevole. Va detto, però, che il senso di gonfiore è quasi normale dopo il pranzo o la cena ma, per fortuna, il frutto non contribuisce ad aumentarlo. Tale effetto, infatti, è solo passeggero e scompare in pochissimo tempo.
La frutta, invece, ricca di fibre, vitamine e altro, è un vero e proprio booster per la digestione. Allo stesso modo anche gli agrumi fanno la loro parte in modo positivo perché grazie agli antiossidanti presenti nel frutto ma anche al sapore acidulo, segnalano al cervello la fine del pasto e l’inizio della digestione.
La frutta, quindi, è un buon alleato per la dieta ma anche per la salute del corpo. Quando la si consuma durante il giorno si previene il diabete, la formazione del colesterolo cattivo e, quindi, il benessere di arterie, cuore e altro, è sempre garantito.
Tutta la frutta è uguale?
Va detto che la frutta non ha delle proprietà benefiche univoche. Si consigliano pere e mele per mantenere la linea; invece, se si ha bisogno di maggiore potassio, è bene assumere banane mature. Gli agrumi, invece, sono consigliabili durante l’inverno poiché prevengono, grazie alla vitamina C, i mali di stagione.
Se la frutta è sempre buona, occorre scegliere, però, quella più giusta per la funzione che dovrà avere nel corpo.
Ma quali consigli vanno seguiti? Mangiare frutta e verdura nella misura di 5 porzioni al giorno, è utile per prevenire malattie, a volte gravi, come tumore al colon, infarto o ipertensione.
La Società di Nutrizione Umana ne raccomanda 3 porzioni. Ovviamente possono essere consumate durante il giorno come spuntino, oppure, durante colazione, pranzo e cena. L’importante, però, è che questo alimento non manchi mai nell’arco della giornata e si assicura che non farà ingrassare, non gonfierà, anzi, porterà, come abbiamo visto, maggiori benefici all’organismo.
Visita Nutrizionistica in Provincia di Lecce
Certamente ogni organismo presenta esigenze alimentari differenti, condizionate dalle sensibilità a determinati alimenti, dalla presenza di eventuali patologie o allergie o altro ancora.
È opportuno, dunque, che ognuno modelli la propria dieta proprio sulla base di questi criteri specifici e per farlo in maniera corretta diventa indispensabile il supporto di un nutrizionista.
Se hai bisogno di una Visita Nutrizionistica in Provincia di Lecce, puoi rivolgerti al dottor Giuseppe Privitera, nutrizionista presso il Centro Medico Specialistico SB Medical, a Corsano.
Ecco come raggiungerci.