La fibromialgia può causare dolori diffusi in tutto il corpo, disturbi del sonno, stati di ansia e depressione fino a compromettere le normali azioni quotidiane.
Che cos’è la fibromialgia?
Nota anche come sindrome fibromialgica, questa condizione può diventare cronica e causare disturbi in varie zone del corpo o fastidi localizzati a livello muscolare e articolare. Vi sono ulteriori sintomi che possono manifestarsi nei soggetti affetti da fibromialgia, tra cui senso di spossatezza, affaticamento, stati depressivi e di tensione. In altri casi possono anche insorgere mal di testa cronici, rigidità muscolare e disturbi del sonno.
Questa patologia colpisce principalmente le donne tra i 35 e i 55 anni, ma può anche insorgere in soggetti più giovani o più anziani. Generalmente la fibromialgia viene trattata mediante l’assunzione di farmaci che hanno l’obiettivo di lenire i dolori e migliorare la qualità della vita del paziente. Un’attività fisica moderata e regolare aiuta, inoltre, a rafforzare i muscoli.
La fibromialgia è, dunque, una patologia reumatica che provoca disturbi a livello muscolo-scheletrico lungo varie parti del corpo. Può essere trattata attraverso l’assunzione di farmaci antidolorifici e miorilassanti, su prescrizione medica.
Quali sono i sintomi della fibromialgia?
La fibromialgia può comportare una serie di sintomi più o meno cronici. Solitamente si manifesta con un dolore diffuso, esattamente come se vi fossero dei lividi su varie aree del corpo. Anche il sonno può risentirne, tanto che possono insorgere delle vere e proprie alterazioni che danno vita a episodi di insonnia. Durante le attività quotidiane generalmente si avverte una sensazione di affaticamento e spossatezza insieme ai dolori diffusi su varie parti del corpo.
Un altro sintomo tipico della fibromialgia è la rigidità muscolare, per cui i soggetti avvertono una sorta di pesantezza a livello muscolare molto simile alla sensazione che si manifesta dopo una corsa. Inoltre, tale patologia può anche compromettere la concentrazione e offuscare la memoria. Di conseguenza tantissime persone si ritrovano ad affrontare dei veri e propri vuoti di memoria sfociando nel timore di non essere più capaci di svolgere la loro mansione sul posto di lavoro.
Altri sintomi della fibromialgia sono la sensazione di gonfiore, problemi a livello digestivo, episodi di cefalea, intestino irritabile, ansia e disfunzioni nella sfera intima.
Come viene diagnosticata la fibromialgia?
La fibromialgia è diagnosticata mediante un consulto presso un reumatologo, il quale come prima cosa esclude che i disturbi possano essere legati a ulteriori patologie reumatiche come la sclerosi multipla, la polimiosite e le miopatie. Attraverso una diagnosi accurata vengono, inoltre, escluse ulteriori patologie come l’artrosi e l’artrite.
I disturbi principali per stabilire l’entità della fibromialgia sono tutti i fattori sopracitati: anche il sesso femminile può rivelarsi un dettaglio importante per diagnosticare correttamente questa malattia.
Come si cura la fibromialgia?
Al giorno d’oggi non vi è una cura specifica per trattare la fibromialgia. Tutti i farmaci che vengono utilizzati per curare questa patologia prevedono un dosaggio molto ridotto in grado di garantire una buona efficacia nel tempo.
Solitamente si ricorre a una serie di farmaci miorilassanti, essenziali per alleviare la rigidità muscolare, da assumere preferibilmente prima di coricarsi in modo tale da migliorare la qualità del sonno. In alcuni casi sono anche utili gli antidolorifici, tra cui il paracetamolo, per alleviare i dolori e permettere al paziente di svolgere regolarmente le attività quotidiane.
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