L’infarto del miocardio è purtroppo una situazione abbastanza comune che si verifica in ragione di un improvviso restringimento oppure della completa occlusione dei vasi coronarici che evidentemente sono deputati di portare il sangue ossigenato e quindi ricco di nutrienti a tutte le cellule cardiache.
Nel caso, quindi, di restringimento oppure di occlusione, vi è una interruzione improvvisa del flusso sanguigno, che porterà in pochi minuti a situazioni di forte stress cellulare con possibilità di morte.
Per evitare, dunque, di avere conseguenze piuttosto nefaste in ragione di questa situazione deficitaria, è necessario riconoscere tempestivamente la sintomatologia dell’infarto e rivolgersi a personale competente per evitare danni a carico del miocardio e di conseguenza la possibile morte.
Scopriamo nel dettaglio come riconoscere un infarto preventivamente, quali sono i fattori di rischio e cosa fare in caso di infarto.
Infarto: i fattori di rischio
Studi scientifici hanno dimostrato come la causa più frequente di una occlusione completa o parziale di una vena sanguigna sia da imputare alla trombosi, che è a sua volta conseguenza dell’aterosclerosi, ossia un processo piuttosto duraturo nel tempo che prevede la formazione di placche ateromatose sulla superficie interna dei vasi che comporteranno per l’appunto il suo restringimento parziale oppure completo.
L’aterosclerosi viene, per così dire, alimentata negli anni in ragione delle proprie abitudini e di uno stile di vita non proprio esemplare oltre che essere diretta conseguenza di alcuni fattori di familiarità. Infatti, i fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di un infarto, vi sono il fumo, il sovrappeso, la sedentarietà e in aggiunta alcune patologie come il diabete mellito, l’ipertensione arteriosa e le dislipidemie. Un ulteriore fattore aggravante è rappresentato anche dall’età anagrafica del soggetto (sopra i 50 anni per gli uomini e sopra i 60 per le donne).
Sintomi che permettono di riconoscere un infarto
Ci sono alcuni sintomi che devono allarmare l’individuo e quindi far pensare immediatamente ad un possibile infarto in corso.
Nello specifico il principale sintomo è rappresentato da un persistente dolore toracico di durata normalmente superiore ai 20 minuti e che soprattutto si presenta quando l’individuo è a riposo. Altro aspetto che deve assolutamente far pensare a un possibile infarto è rappresentato dal fatto che il dolore toracico non regredisce in maniera spontanea.
Inoltre, ci sono delle caratteristiche che non lasciano assolutamente dubbi sulla natura di questo dolore e in particolare che in alcuni frangenti sia assolutamente insopportabile presentando anche una certa variabilità di intensità. Si ha la sensazione di un peso oppure una morsa al centro del petto. Il dolore è localizzato nella regione dove si trova lo sterno tendente verso la bocca dello stomaco e in alcune situazioni tende a spostarsi verso la parte sinistra del corpo andando a colpire il braccio fino al polso e alle dita. Possono accompagnarlo altri sintomi piuttosto inequivocabili come la sudorazione fredda, la nausea, il vomito e le vertigini.
Cosa fare in caso di sospetto infarto
Una volta maturata l’idea di essere alle prese con un possibile infarto, si deve immediatamente contattare il 118 mantenendo lo stesso contatto per ascoltare le indicazioni dell’operatore il quale evidenzierà delle manovre necessarie da eseguire in attesa che arrivino sul posto i soccorsi.
Grazie a questo genere di manovre sarà quindi possibile rallentare la diffusione dell’infarto e dunque aumentare il minutaggio a disposizione dei soccorritori. Nel caso in cui all’infarto faccia immediatamente seguito l’arresto cardiocircolatorio è indispensabile procedere immediatamente con il massaggio cardiaco.
La tempestività dell’intervento è decisamente rilevante, perché studi scientifici hanno dimostrato come l’efficacia della defibrillazione diminuisca in maniera repentina con il trascorrere del tempo, soprattutto in caso di sintomatologia piuttosto marcata in quanto ad intensità. Dunque il concetto alla base è quello di intervenire immediatamente recandosi più velocemente possibile al pronto soccorso per avere il supporto di un medico specializzato che si occuperà della disostruzione della coronaria che è stata occlusa.
Visita Cardiologica in Provincia di Lecce
I soggetti che hanno già avuto episodi di infarto o che sono più esposti al rischio, dovrebbero sottoporsi periodicamente a controlli da un cardiologo, per fare azione di prevenzione e cura.
È fondamentale monitorare la funzionalità cardiaca e dell’apparato circolatorio al fine di ridurre il rischio di subire un infarto. Puoi effettuare la tua Visita Cardiologica in Provincia di Lecce presso il Centro Medico Specialistico SB Medical, a Corsano, con il dottor Giovanni Storti.
Ecco come raggiungerci.