La tiroide è una ghiandola endocrina di dimensioni ridotte, situata nella parte anteriore del collo, a forma di farfalla, e ha un ruolo cruciale nella regolazione di molte funzioni corporee attraverso la produzione e il rilascio di ormoni tiroidei. Questi ormoni sono essenziali per la regolazione del metabolismo, ovvero il processo con cui il corpo converte il cibo in energia.
La stretta relazione tra tiroide e metabolismo rende questa ghiandola fondamentale per la gestione del peso corporeo. Quando la funzione tiroidea è compromessa, si possono verificare importanti alterazioni nel peso, che vanno dall’aumento alla perdita ponderale, a seconda della specifica disfunzione.
Gli ormoni tiroidei: T3 e T4
Gli ormoni principali prodotti dalla tiroide sono la triiodotironina (T3) e la tiroxina (T4). La T3 è la forma più attiva dell’ormone, mentre la T4, che rappresenta la maggior parte degli ormoni prodotti dalla tiroide, viene convertita in T3 nei tessuti periferici. Entrambi gli ormoni esercitano un’influenza diretta su quasi tutte le cellule del corpo, regolando la velocità con cui queste consumano energia. Questo processo, noto come metabolismo basale, è essenziale per il mantenimento delle funzioni vitali e per la gestione del peso corporeo.
Ipotiroidismo e aumento di peso
L’ipotiroidismo è una condizione caratterizzata da una ridotta produzione di ormoni tiroidei. Le cause dell’ipotiroidismo possono variare, includendo malattie autoimmuni come la tiroidite di Hashimoto, deficit di iodio, o effetti collaterali di interventi chirurgici o trattamenti radioterapici. Quando i livelli di T3 e T4 sono bassi, il metabolismo rallenta, portando a una diminuzione del consumo energetico. Questa riduzione del dispendio energetico si traduce in un accumulo di calorie in eccesso sotto forma di grasso corporeo, con conseguente aumento di peso.
Oltre all’aumento di peso, l’ipotiroidismo è associato ad altri sintomi, tra cui stanchezza, depressione, stipsi, pelle secca, capelli fragili, e intolleranza al freddo. La ritenzione idrica, un altro sintomo comune, contribuisce ulteriormente all’aumento di peso, facendo sì che il corpo trattenga liquidi in eccesso, soprattutto nelle aree periferiche come le gambe e le caviglie.
Ipertiroidismo e perdita di peso
L’ipertiroidismo è la condizione opposta all’ipotiroidismo, in cui la tiroide produce un’eccessiva quantità di ormoni tiroidei. Le cause comuni dell’ipertiroidismo includono il Morbo di Graves, noduli tiroidei autonomi e tiroiditi. L’eccesso di T3 e T4 porta a un’accelerazione del metabolismo, che aumenta il consumo energetico del corpo. Questo aumento del metabolismo basale porta spesso a una rapida perdita di peso, nonostante un aumento dell’appetito e un’assunzione calorica potenzialmente maggiore.
I pazienti con ipertiroidismo possono anche manifestare sintomi come nervosismo, irritabilità, palpitazioni, insonnia, tremori, sudorazione eccessiva e intolleranza al caldo. La perdita di peso associata all’ipertiroidismo può essere significativa e, in alcuni casi, può portare a uno stato di deperimento se non trattata adeguatamente.
Altre condizioni tiroidee che influenzano il peso
Oltre all’ipotiroidismo e all’ipertiroidismo, esistono altre condizioni tiroidee che possono influenzare il peso corporeo. Tra queste, la tiroidite subacuta, spesso causata da infezioni virali, può iniziare con una fase ipertiroidea seguita da una fase ipotiroidea. Questa fluttuazione ormonale può causare variazioni temporanee del peso.
La tiroidite di Hashimoto, la causa più comune di ipotiroidismo, è una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca la tiroide, compromettendone la funzionalità. Sebbene inizialmente possa esserci una fase di ipertiroidismo transitorio, la progressione della malattia porta tipicamente all’ipotiroidismo cronico, con conseguente aumento di peso.
Anche l’uso di farmaci che influenzano la funzione tiroidea, come l’amiodarone, il litio e alcuni trattamenti antitumorali, può portare a variazioni del peso corporeo, a seconda dell’effetto di questi farmaci sulla produzione di ormoni tiroidei.
Diagnosi delle disfunzioni tiroidee
La diagnosi delle disfunzioni tiroidee si basa su una combinazione di esami del sangue, valutazione clinica e, in alcuni casi, indagini strumentali come l’ecografia tiroidea. Gli esami del sangue includono la misurazione dei livelli di TSH (ormone tireostimolante), T3 e T4. Il TSH è prodotto dalla ghiandola pituitaria e regola la produzione di ormoni tiroidei; valori elevati di TSH indicano ipotiroidismo, mentre valori bassi possono indicare ipertiroidismo.
In alcuni casi, può essere utile dosare anche gli anticorpi anti-tiroidei, come gli anticorpi anti-tireoperossidasi (anti-TPO) e anti-tireoglobulina (anti-TG), per valutare la presenza di malattie autoimmuni come la tiroidite di Hashimoto o il Morbo di Graves.
Trattamenti e gestione del peso nelle disfunzioni tiroidee
La gestione del peso nelle disfunzioni tiroidee dipende dalla normalizzazione della funzione tiroidea attraverso il trattamento appropriato.
Nel caso dell’ipotiroidismo, la terapia ormonale sostitutiva con levotiroxina è lo standard di cura. La levotiroxina è una forma sintetica di T4, che viene convertita in T3 nel corpo. Una volta che i livelli ormonali si stabilizzano, il metabolismo dovrebbe normalizzarsi, e questo spesso porta a una riduzione del peso acquisito a causa della disfunzione tiroidea. Tuttavia, la perdita di peso può richiedere tempo e potrebbe non essere completa, soprattutto se il paziente ha accumulato un eccesso di peso significativo prima della diagnosi.
Per l’ipertiroidismo, il trattamento mira a ridurre la produzione di ormoni tiroidei attraverso l’uso di farmaci antitiroidei, terapia con iodio radioattivo o, in alcuni casi, la rimozione chirurgica della tiroide. Anche in questo caso, una volta che i livelli di T3 e T4 si normalizzano, il peso tende a stabilizzarsi. È importante monitorare attentamente il paziente per evitare una transizione verso l’ipotiroidismo, che richiederebbe una diversa gestione terapeutica.
Importanza dello stile di vita e della dieta
Oltre al trattamento medico, lo stile di vita e la dieta giocano un ruolo fondamentale nella gestione del peso in pazienti con disfunzioni tiroidee. Una dieta equilibrata, ricca di nutrienti essenziali come lo iodio, il selenio e lo zinco, è cruciale per supportare la funzione tiroidea. L’attività fisica regolare aiuta a mantenere il metabolismo attivo e può essere particolarmente utile nei pazienti con ipotiroidismo per contrastare la tendenza all’aumento di peso.
Può essere utile consultare un nutrizionista per sviluppare un piano alimentare personalizzato che tenga conto delle esigenze specifiche legate alla condizione tiroidea del paziente. Ad esempio, nei pazienti con ipotiroidismo, può essere raccomandata una dieta leggermente ipocalorica per aiutare nella perdita di peso, mentre nei pazienti con ipertiroidismo può essere necessario un apporto calorico adeguato per prevenire la perdita di massa muscolare.
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