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Saper coltivare l’autostima dei bambini, in qualità di genitori o insegnanti, non vuol dire necessariamente proteggerli dai primi insuccessi o in caso di difficoltà. Al contrario, significa insegnare loro a sperimentare qualcosa di nuovo e non avere alcun tipo di timore nell’agire.

Spesso si fa sì che il bambino si concentri principalmente sui propri punti di forza, minimizzando le sue difficoltà. Tuttavia, questo è un errore da evitare assolutamente. Altrimenti, quando si presenteranno le prime difficoltà, in assenza degli adulti il bambino non saprà come comportarsi. Inoltre, potrebbe risentirne dal punto di vista psicologico, qualora fallisse.

È importante aiutare i bambini a sviluppare una visione realistica di sé stessi, che comprenda sia le loro abilità sia le difficoltà.

Cos’è l’autostima nei bambini?

L’autostima nei bambini è la percezione che hanno di sé stessi, la valutazione che fanno delle loro abilità, qualità e difetti. Il giudizio che il bambino fa su sé stesso e sulla sua capacità di affrontare le sfide che la vita gli presenta.

Un bambino con un’alta autostima ha una buona opinione di sé, si sente sicuro di sé e delle sue capacità. Quindi, è in grado di gestire le difficoltà e di affrontare le sfide con fiducia. Al contrario, un bambino con una bassa autostima può avere una scarsa opinione di sé, sentirsi insicuro e incapace di affrontare le difficoltà. Dunque, potrebbe essere più suscettibile ai problemi di ansia e depressione.

L’autostima nei bambini si sviluppa gradualmente nel corso della crescita. Può essere influenzata da molteplici fattori, tra cui l’ambiente familiare, l’esperienza scolastica, le relazioni sociali e le esperienze traumatiche. Per questo motivo, è importante che i genitori e gli educatori sostengano il bambino nella costruzione della sua autostima, fornendo un ambiente sicuro e di sostegno, incoraggiando i suoi successi, aiutandolo a gestire le difficoltà e fornendo opportunità per sperimentare e acquisire nuove abilità.

Autostima nei bambini: il meccanismo

La massima “sbagliando si impara” è assolutamente vera: se lo si fa sin da piccoli, si fa esperienza. Tuttavia, a fronte di delusioni o di insoddisfazioni, i bambini hanno varie reazioni: ad esempio, c’è chi si arrabbia, chi si infastidisce, chi procrastina e chi nega addirittura le difficoltà.

Un bambino che appare insicuro e che è fermamente convinto di non essere in grado di portare a termine un compito o un obiettivo, va necessariamente incoraggiato dai genitori e dagli insegnanti che devono motivarlo. Un giudizio rassicurante, come “sei bravo e puoi farcela”, in genere accresce l’autostima dei bambini, seppur in maniera inconsapevole. Questo comporta che il bambino dia il meglio di sé, perché si sente all’altezza.

Il meccanismo di accrescimento dell’autostima nei bambini è un processo graduale che si sviluppa nel tempo, a partire dalle prime esperienze e interazioni che il bambino ha con il mondo esterno. Ecco alcuni dei fattori che contribuiscono alla costruzione dell’autostima nei bambini:

• Esperienze positive: l’autostima del bambino cresce quando ha successo in attività che gli piacciono e che gli consentono di acquisire nuove abilità. Queste esperienze positive gli permettono di sviluppare un senso di competenza e di sentirsi valorizzato.
• Sostegno affettivo: il sostegno emotivo e l’affetto dei genitori, degli insegnanti e degli altri adulti di riferimento sono importanti per la costruzione dell’autostima del bambino. I bambini che si sentono amati e accettati per quello che sono hanno maggiori probabilità di sviluppare una visione positiva di sé stessi.
• Feedback positivo: i bambini hanno bisogno di feedback positivo dai loro genitori e insegnanti per sviluppare un senso di valore personale. I complimenti e l’attenzione ai loro successi aumentano l’autostima del bambino e lo incoraggiano a perseguire attività che gli piacciono.
• Autonomia e responsabilità: i bambini che si sentono responsabili delle loro azioni e che hanno la libertà di esplorare e fare esperienze nuove sviluppano un senso di controllo sulla loro vita e di fiducia nelle loro capacità.
• Rispetto per gli altri: il rispetto per gli altri e la capacità di collaborare sono importanti per la costruzione dell’autostima del bambino. Infatti gli consentono di sviluppare relazioni positive e di sentirsi parte di un gruppo.

Attenzione però: motivare non significa spingere al perfezionismo

È importante evitare di motivare i bambini in modo eccessivo o di creare aspettative troppo alte, poiché ciò potrebbe portarli a credere che non sia mai accettabile fallire o commettere errori. Questa mentalità può portare il bambino a evitare sfide più difficili e a non uscire dalla sua comfort zone, per paura di non essere in grado di soddisfare le aspettative degli adulti o di deludere sé stesso.

In effetti, questo atteggiamento può portare alla sindrome dell’impostore, una condizione psicologica in cui la persona non si sente all’altezza delle proprie responsabilità e teme di essere scoperta come un impostore o un incompetente. Ciò può portare a una mancanza di fiducia in sé stessi e a una riduzione dell’autostima.

È importante, invece, incoraggiare i bambini a fare esperienze nuove e a sperimentare cose diverse, anche se ciò implica la possibilità di fallire o di commettere errori. Questo può aiutare il bambino a sviluppare una mentalità di crescita, un atteggiamento positivo nei confronti delle sfide che la vita gli presenta e la capacità di imparare dai propri errori.

In breve, è importante trovare un equilibrio tra la motivazione e l’aspettativa di successo e la consapevolezza che fallire o commettere errori è parte del processo di apprendimento e di crescita personale del bambino. In questo modo, il bambino può sviluppare un senso di fiducia in sé stesso e la capacità di affrontare le sfide con coraggio e determinazione.

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