Il morbo di Badedow è uno dei principali fattori scatenanti dell’ipertiroidismo. Noto anche come gozzo tossico diffuso, il morbo di Basedow colpisce prevalentemente le donne e può insorgere a qualsiasi età, anche se nella maggior parte dei casi si manifesta dopo i 60 anni.
Riconoscere i sintomi di questa patologia è utile per diagnosticarla in tempo. Infatti, nella maggior parte dei casi non è semplice stabilire la sua presenza, trattandosi di sintomatologie piuttosto differenti tra loro.
Quali sono i sintomi del morbo di Basedow?
La presenza del morbo di Basedow può essere accompagnata da disturbi piuttosto lievi che non consentono di individuare subito il problema, soprattutto nella prima fase della sua insorgenza. Generalmente i primi sintomi che si manifestano sono di natura psicologica, i quali possono durare anche nel tempo.
La maggior parte dei pazienti infatti lamenta frequenti stati d’ansia e di agitazione, episodi di insonnia, difficoltà ad addormentarsi, irritabilità, sensazione di angoscia ed emotività eccessiva. Inoltre tende a sviluppare momenti di ansia per motivazioni poco importanti o inesistenti fino a sfociare in stati depressivi, difficoltà di concentrazione, sudorazione e tremori.
In altri casi il morbo di Basedow porta a sviluppare disturbi come tachicardia, aritmie, spossatezza e debolezza, eccessiva intolleranza alle alte temperature, arrossamento cutaneo sul volto, calo della libido e alterazioni del ciclo mestruale.
Vi sono inoltre circostanze in cui la patologia viene associata a eccessiva fragilità delle unghie che tendono a spezzarsi facilmente, tremori alle mani che portano a movimenti rapidi e irregolari e disturbi oculari come fotofobia ed eccessiva lacrimazione. In alcuni casi infatti i pazienti avvertono una sensazione specifica, ossia quella di avere della sabbia negli occhi.
Solitamente negli individui anziani i sintomi del morbo di Basedow sono quasi del tutto impercettibili, tuttavia può verificarsi una sorta di area più gonfia lungo la parte anteriore del collo per via del gozzo, ossia l’aumento delle dimensioni della ghiandola tiroidea.
I soggetti affetti da ulteriori patologie come problemi cardiovascolari possono invece andare incontro a un peggioramento delle sintomatologie fino a sfociare in episodi davvero intensi e fastidiosi.
Quali sono le cause del morbo di Basedow?
Non è ancora del tutto chiara la natura del morbo di Basedow, anche se si tratta principalmente di una condizione autoimmune sulla quale incidono fattori ereditari.
I pazienti affetti dalla malattia infatti possiedono anticorpi anomali che incidono sulla sintesi degli ormoni tiroidei portando ad una eccessiva attività della tiroide.
Come si effettua la diagnosi del morbo di Basedow?
Per diagnosticare il morbo di Basedow occorre innanzitutto effettuare un’analisi clinica del paziente, stabilendo quali sono i disturbi e i fattori di rischio. Dopodiché occorre eseguire un esame degli ormoni e degli anticorpi tiroidei in associazione a un’ecografia della tiroide e all’ecocolordoppler per valutarne la vascolarizzazione.
Quali sono le cure per il morbo di Basedow?
I trattamenti indicati per il morbo di Basedow assicurano un effetto immunosoppressivo con l’intento di ridurre la quantità di ormoni della tiroide. Tale cura deve essere effettuata in base a dosaggi differenti, tenendo conto della condizione clinica di ciascun paziente e dell’entità della patologia.
Se non dovessero insorgere dei miglioramenti o se dovessero manifestarsi degli effetti indesiderati si può optare per un intervento chirurgico al fine di asportare una parte della tiroide.
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