Il melanoma, che rappresenta il 9% dei tumori giovanili degli uomini e il 7% nelle donne, è un carcinoma maligno che, se non diagnosticato in tempo, può portare al decesso.
Deriva dalla trasformazione neoplastica dei melanociti, che sono alcuni elementi cellulari dell’epidermide, il cui ruolo è quello di produrre melanina.
In condizioni normali, i melanociti si uniscono per formare agglomerati scuri conosciuti come nei. Soltanto in seguito alla proliferazione incontrollata di queste cellule può originarsi il melanoma, la cui incidenza massima è intorno ai 45-50 anni.
Fattori di rischio del melanoma
Il principale fattore di rischio per lo sviluppo del melanoma è rappresentato dall’incontrollata ed eccessiva esposizione della pelle ai raggi solari ultravioletti. Questi provocano un’alterazione del DNA dei nuclei cellulari.
Una condizione del genere è facilitata da insufficienza del sistema immunitario, oltre che da alcune malattie genetiche come lo xeroderma pigmentoso, in cui il DNA non è in grado di fronteggiare i danni provocati dalle radiazioni.
Soggetti di pelle chiara, con lentiggini e molti nei distribuiti sulla pelle sono più predisposti all’insorgenza del tumore.
Un altro fattore di rischio è la familiarità.
Il melanoma può svilupparsi sia su pelle integra sia su nei pre-esistenti, che possono essere congeniti o acquisiti.
Dal punto di vista clinico esistono quattro tipi di melanoma, che sono:
- melanoma a diffusione superficiale;
- lentigo maligna;
- melanoma lentiginoso acrale;
- melanoma nodulare.
Quest’ultimo si sviluppa rapidamente in profondità e pertanto risulta il più aggressivo delle quattro forme neoplastiche.
Caratteristiche del melanoma
Le caratteristiche che possono indicare la presenza di un melanoma seguono la regola “ABCDE”, secondo cui:
- A come asimmetria, che è tipica delle forme maligne che appaiono irregolari e con contorni frastagliati;
- B come bordo, che si presenta indistinto e discontinuo;
- C come colore, che è variabile e comprendente una vasta gamma di tonalità dal nero al grigio scuro, al rossastro;
- D come dimensioni, che si manifestano in aumento sia per la larghezza che per lo spessore;
- E come evoluzione, che in un lasso di tempo piuttosto breve si manifesta con cambiamenti di aspetto visibili a occhio nudo.
Inoltre, il melanoma può mostrare sanguinamento, arrossamento nell’area circostante, sviluppo di un nodulo centrale e quasi sempre prurito e bruciore.
Per la diagnosi precoce può rivelarsi fondamentale l’auto-esame periodico della pelle, che ogni persona dovrebbe effettuare regolarmente per identificare la presenza di nuovi nei oppure la trasformazione di nei già esistenti. Tuttavia, l’auto-esame non si sostituisce a una visita specialistica dal dermatologo.
Prevenzione del melanoma
Per prevenire lo sviluppo del melanoma, è indispensabile evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde. Questa deve avvenire sempre proteggendo la pelle con filtri elevati, indossando occhiali da sole e cappelli.
Applicare una crema protettiva specifica almeno mezz’ora prima dell’esposizione e rinnovare l’applicazione ogni due ore circa.
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Bisogna inoltre ispezionare periodicamente tutto il corpo, compresi il cuoio capelluto e gli spazi interdigitali, per evidenziare l’eventuale presenza di formazioni sospette, soprattutto se mostrano una rapida tendenza evolutiva.
Chi ha un fototipo 1 o 2 dovrebbe coprirsi il corpo con indumenti leggeri e traspiranti, evitando che la pelle sia colpita direttamente dalle radiazioni solari.
Nei casi sospetti è necessario effettuare una visita dermatologica con esame visivo della pelle tramite epiluminescenza, che soltanto in presenza di nei sospetti viene completata con una biopsia microscopica.
I melanomi cutanei sono facilmente diagnosticabili proprio per il loro aspetto caratteristico e, se asportati tempestivamente, non provocano nessuna conseguenza.
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