La frattura ossea è la rottura di una struttura ossea e può essere classificata come traumatica oppure patologica.
Nel primo caso l’osso si rompe in seguito a un colpo la cui entità supera la resistenza della struttura ossea stessa. Quando la frattura interessa esclusivamente l’osso è definita isolata, se coinvolge anche i legamenti circostanti è definita associata.
In medicina la frattura ossea si differenzia in semplice, scomposta o esposta. La frattura ossea scomposta evidenzia la separazione delle estremità dell’osso. Quando si parla di frattura ossea esposta ci si riferisce anche a una lacerazione delle parti molli che coprono la struttura ossea.
Frattura ossea: cause e sintomi
Le principali cause di una frattura ossea riguardano traumi, incidenti, cadute e in alcuni casi anche semplici movimenti innaturali.
Tuttavia, determinate malattie possono provocare un indebolimento delle ossa con conseguente frattura senza trauma. Le patologie più comuni sono il tumore osseo e l’osteoporosi.
Il sintomo caratterizzante una frattura dell’osso è il dolore localizzato nella sede della lesione. Nell’arco di qualche ora nella zona interessata si potranno notare gonfiore, ecchimosi e tumefazione.
Frattura ossea: cosa fare
Per confermare una possibile frattura ossea è necessario eseguire una radiografia, una tomografia assiale computerizzata (TAC) oppure una risonanza magnetica nucleare (RMN).
Generalmente se un medico sospetta una frattura sottopone il paziente a una radiografia, al fine di valutare l’eventuale presenza di rottura dell’osso. Per verificare lo stato di salute dei tessuti molli è opportuno indagare ulteriormente eseguendo altri esami. La risonanza magnetica nucleare permette di diagnosticare in modo corretto le fratture vertebrali, poiché consente di valutare l’occupazione del canale vertebrale.
In seguito a diagnosi accertata, il professionista può prescrivere il trattamento più indicato, in base alla tipologia, alla localizzazione e alla gravità della frattura ossea. La terapia indicata per alleviare la sintomatologia dolorosa prevede l’assunzione di antidolorifici, mentre il trattamento previsto per la guarigione della struttura ossea è l’immobilizzazione.
In presenza di fratture ossee scomposte è necessario attendere il riallineamento delle ossa. Nei casi più gravi di fratture scomposte può essere necessario intervenire con la tecnica di trazione dell’osso. Quando si parla di frattura ossea esposta potrebbe essere indispensabile sottoporre il paziente a un intervento chirurgico.
Frattura ossea: cosa non fare
Nel caso di frattura ossea è fondamentale affidarsi a mani esperte. Rivolgersi con tempestività a un medico è l’unica soluzione da prendere in considerazione, al fine di evitare spiacevoli complicazioni future.
In presenza di ossa fratturate i medici raccomandano di evitare qualsiasi movimento. Quando si sospetta la presenza di fratture vertebrali è indispensabile non spostare mai il paziente, neanche per togliergli i vestiti. Se necessario è opportuno tagliare gli indumenti, evitando di muovere il soggetto. Se l’arto fratturato si presenta deformato bisogna attendere l’arrivo del personale sanitario, cercando di non provocare ulteriori danni con manovre fai da te. Evitare assolutamente di massaggiare la zona interessata.
Quando un individuo si frattura un osso l’unica cosa da fare è chiamare immediatamente i soccorsi.
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