La tiroide è una ghiandola endocrina del corpo umano, posizionata alla base del collo e anteriormente alla laringe. In riferimento alla colonna cervicale, la tiroide si trova in corrispondenza della quinta vertebra.
Le malattie che interessano questa ghiandola sono denominate patologie tiroidee e riguardano processi autoimmuni (malattia di Basedow, Tiroidite di Hashimoto) o infiammatori nei casi di ipertiroidismo o ipotiroidismo. L’alterata funzionalità endocrina della tiroide causa di frequente la comparsa di noduli tiroidei. Non sempre è necessario asportarli.
Noduli alla tiroide: cosa sono e quando preoccuparsi
Per comprendere quando è necessario asportare le formazioni nodulari in sede tiroidea, è importante capire come queste si formino, il perché compaiano e quali sono le conseguenze dal punto di vista clinico.
Il termine nodulo si riferisce a una lesione circoscritta che si presenta di forma sferica. Generalmente la natura di queste formazioni è benigna, ma in alcuni casi rari è possibile riscontrare la presenza di noduli cancerogeni. Alcuni si presentano come piccole masse solide, mentre altri contengono una sostanza liquida ed entrambi si possono formare in corrispondenza della ghiandola a farfalla, ovvero della tiroide. La scoperta di un nodulo tiroideo avviene quasi sempre per caso, durante una visita di controllo effettuata per monitorare la funzionalità della ghiandola. Questo avviene perché nella maggior parte dei casi la sintomatologia è assente. In genere i soggetti affetti da patologie a carico della tiroide devono ripetere i controlli endocrinologici ogni anno.
Noduli tiroidei: sintomi
I sintomi correlati alla presenza di noduli alla tiroide variano in base alle dimensioni della formazione e alla loro funzionalità. Quando il nodulo si ingrandisce, essendosi formato in un’area del corpo umano abbastanza piccola (il collo) è possibile riscontrare dei disturbi evidenti.
Il fastidio di avere una massa di grandi dimensioni vicino la trachea provoca spesso dispnea o disfagia. Nel primo caso il paziente avverte difficoltà respiratorie, mentre nel secondo caso percepisce un disagio in fase di deglutizione.
La sintomatologia di un nodulo tiroideo può riguardare aspetti apparentemente non collegati dal punto di vista clinico. Il paziente può riscontrare improvvisa perdita di peso corporeo, tachicardia a riposo, tremore o inspiegata agitazione. Di frequente i noduli tiroidei crescono lentamente e senza segni clinici evidenti. Se l’individuo scopre inaspettatamente la presenza di un rigonfiamento sul collo, deve recarsi tempestivamente da uno specialista per ricevere una corretta diagnosi.
Asportare i noduli tiroidei
Un nodulo di grandi dimensioni potrebbe essere la spia di un tumore maligno. Se questa formazione cresce rapidamente e si presenta di consistenza solida, è necessario richiedere un consulto medico, in quanto la natura del nodulo tiroideo potrebbe essere oltre che maligna anche abbastanza aggressiva.
Le difficoltà respiratorie, in un paziente con noduli tiroidei, possono essere la conseguenza di complicazioni. Prima di asportare i noduli, il medico valuta la situazione clinica attraverso esami ecografici e successivamente con il prelievo di materiale attraverso l’ago aspirato. L’esame TAC è indicato in presenza di ghiandola tiroide aumentata di volume e relative formazioni nodulari.
Per valutare la necessità di asportare o meno i noduli alla tiroide, è necessario rivolgersi a un endocrinologo, che esaminerà il singolo caso specifico. La dimensione del nodulo tiroideo, se superiore ai 4 cm, richiede l’eventuale asportazione.
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