Attività fisica e dieta equilibrata, quando combinate, sono in grado di contrastare efficacemente l’ipercolesterolemia. A dirlo sono medici e biologi nutrizionisti, che mettono in guardia da eccessi e cibi capaci di aumentare i livelli di colesterolo nel sangue, responsabili dell’insorgenza di pericolose malattie cardiovascolari.
Ipercolesterolemia: cos’è e quali sono i maggiori pericoli
Si può parlare di ipercolesterolemia quando i livelli di colesterolo nel sangue oltrepassano i 240 mg/dl. È stato dimostrato come il colesterolo alto possa causare diverse patologie-killer come arteriosclerosi, ipertensione e malattie cardiache gravi.
L’arma migliore nel controllo del colesterolo resta la dieta: è importante prediligere gli alimenti di origine vegetale e limitare il consumo di grassi. Il cosiddetto “colesterolo cattivo” (LDL) può depositarsi lungo le pareti delle arterie e provocare un sensibile restringimento dei vasi, condizione associata a eventi potenzialmente letali come ictus cerebrale e infarto del miocardio.
Tuttavia, esiste anche una forma di colesterolo ritenuta utile, ovvero l’HDL, in grado di rimuovere il colesterolo cattivo dalle pareti delle arterie.
L’aumento dei livelli del colesterolo non è una prerogativa degli adulti, ma può verificarsi a qualsiasi età, anche per cause genetiche. I motivi che stanno dietro all’accumulo di colesterolo cattivo sono molteplici: possono essere legati alla genetica o alla dieta (eccessi in tavola, un consumo smodato di grassi trans o saturi, un consumo elevato di zuccheri semplici). Altre volte, il colesterolo alto può essere connesso al diabete, o può dipendere da problemi endocrini (disfunzioni della tiroide) o da uno stile di vita sedentario.
La dieta anticolesterolo
La dieta mediterranea è uno degli stili alimentari più indicati per contrastare il colesterolo. Ma quali sono gli alimenti da prediligere? In primis, cereali, verdure e legumi, ritenuti gli alleati del cuore per eccellenza. In particolare, vale la pena consumare i legumi almeno due volte a settimana e le verdure due o tre volte al giorno.
E i condimenti? Quelli da evitare tassativamente sono il lardo, il burro e lo strutto, i quali vanno sostituiti con oli vegetali mono-insaturi e polinsaturi (olio extravergine d’oliva, in alternativa di soia, mais, girasole o arachidi).
Esattamente come i condimenti, anche i grassi vanno limitati il più possibile. Formaggi, uova e insaccati contengono quantità elevate di grassi e, se consumati spesso, possono influenzare negativamente il livello di colesterolo nel sangue. Meglio preferire yogurt magro e latte scremato.
Anche le fibre sono importanti, pertanto meglio portare in tavola alimenti integrali e cereali come il farro, l’orzo e l’avena, che non pasta e piano bianco. Via libera anche al pesce azzurro, ricco di acidi grassi omega 3, anch’essi amici del cuore. L’unica raccomandazione al riguardo è evitare le fritture. Per finire, le carni bianche vanno preferite a quelle rosse e soprattutto ai tagli più grassi.
Alimenti e abitudini da evitare
Riassumiamo in breve quali sono gli alimenti da limitare drasticamente se si vuole combattere o prevenire l’ipercolesterolemia:
- Grassi animali: strutto, lardo, panna, burro
- Oli vegetali ricchi di grassi saturi: colza e palma
- Frattaglie
- Insaccati
- Carni conservate
- Formaggi ricchi di grassi saturi
- Yogurt intero
- Latte intero e condensato
- Zuccheri semplici (saccarosio, glucosio, fruttosio industriale)
- Bevande alcoliche (in particolar modo i pazienti con ipertrigliceridemia)
Inoltre, è importante tenere presente che il fumo è un nemico giurato del cuore e del sistema cardiovascolare. Per saperne di più leggi Smettere di fumare può salvare il cuore: ecco perché.
Particolare attenzione bisogna accordare ai metodi di cottura degli alimenti, che ne preservino i nutrienti senza appesantire il pasto. Preferire la cottura al vapore, alla griglia o la bollitura, evitando invece fritture e cotture in padella. Non esagerare con i condimenti grassi.
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